Il Rhodesian Ridgeback

Andrew Brace, on Your Dog, 2003

Rhodesian Ridgeback - la crinier o ridge

Nonostante questa razza sia relativamente giovane rispetto a molte altre, il Rhodesian Ridgeback sta diventando sempre più popolare come compagno intelligente e buon guardiano. La sua caratteristica distintiva, la cresta – una linea di pelo con due corone – che cresce sul dorso in direzione opposta rispetto al resto del mantello, può essere considerata l’ “emblema” della razza, ma c’è molto di più in questo invasore sudafricano oltre al motivo del suo pelo.

Di taglia media/grande, il Ridgeback ha una struttura atletica, priva di esagerazioni e un temperamento equilibrato, anche se un po’ distaccato. È costruito per la resistenza ed è un animale naturalmente socievole che ama la compagnia sia degli esseri umani che di altri animali. Il suo mantello liscio lo rende una razza facile da mantenere per quanto riguarda la toelettatura, ma è un atleta che ha bisogno di condurre una vita attiva.Nel 1922 un gruppo di appassionati proprietari di cani, guidati da Francis Richard Barnes, si riunì nell’ex Rhodesia per discutere la possibilità di sviluppare una razza partendo dai cani autoctoni dotati di cresta dorsale.

Rhodesian Ridgeback - proporzioni e corpo

La cresta è indubbiamente una mutazione e non ha alcuno scopo pratico: tuttavia alcuni testi dell’inizio del ‘900 sottolineano che nella creazione del Rhodesian Ridgeback, il cui obbiettivo principale era la creazione di un cane da caccia, i soggetti che presentavano quella originale cresta sul dorso presentavano anche delle capacità particolari nella pratica della seguita. Di conseguenza può non essere una mera coincidenza che nella selezione, per ragioni funzionali, i vari cacciatori, tra cui Van Rooyen, Selous abbiano favorito soggetti “crestati”.

Rhodesian Ridgeback - attacco simulato

Che i cani con cresta provenissero dall’est o dal nord non è particolarmente importante, ma sicuramente esistevano in gran numero quando Barnes e i suoi colleghi cercarono di stabilire una razza specifica. Prima del tentativo di Barnes di formalizzare l’allevamento di questi cani, quindi nei primi anni del XX secolo, i cani con la cresta erano utilizzati in molte zone del Sudafrica come cani da fattoria: versatili e agili compagni e ottimi guardiani, piuttosto che come cani da caccia.

Rhodesian Ridgeback - cuccioli a passeggio

I giovani hanno bisogno di esercizio in giardino e in passeggiate non troppo lunghe, per proteggere la crescita delle ossa

Il malinteso che si crea spesso tra chi si avvicina per la prima volta al Ridgeback secondo cui il Ridgeback sarebbe stato sviluppato per uccidere effettivamente il leone, è ben lontano dalla realtà.

Questi cani coraggiosi avevano il compito di accerchiare il leone e simulare un attacco, con l’intento di distrarre il felino abbastanza a lungo da consentire al cacciatore di posizionarsi per il colpo fatale. Era necessario un cane con una mente stabile, coraggioso ma non eccessivamente aggressivo. Si notò presto che i cani con cresta erano incredibilmente veloci e agili e naturalmente abili nell’evitare le reazioni del leone. Erano veri specialisti nel tenere a distanza il grande animale in attesa del cacciatore: è documentato che spesso erano le femmine, piuttosto che i maschi, a eccellere per agilità.

Rhodesian Ridgeback - il colore

Il colore del manto era un ottima mimetizzazione per avvicinarsi inosservati a un branco di leoni

Lo speciale patrimonio ereditario del Ridgeback non è stato ignorato: infatti la razza è stata utilizzata per la caccia ai puma negli Stati Uniti e alle alci in Scandinavia. Con l’intento di stabilire una certa uniformità tra i cani con cresta dorsale, Barnes e i suoi colleghi usarono come modello lo standard del Dalmata; oggi si possono facilmente notare le somiglianze morfologiche tra le due razze.

Inizialmente, i primi allevatori lavorarono con cani di forme e colori variabili, ma è comprensibile come il colore rosso o grano fosse ideale per il miglior mimentismo.

Si è detto molto sulla struttura fisica del Ridgeback, ma l’obiettivo principale era di massimizzare funzionalità e agilità, che erano ovviamente fondamentali.

L’immagine complessiva doveva essere quella di un cane abbastanza grande, vigile e fiero, con un atteggiamento quasi di disinteresse arrogante figlio di una certa mancanza di dipendenza.
Il corpo doveva essere più lungo che alto, con angolature ben equilibrate e sufficienti esprimersi sulle lunghe distanze e gli improvvisi scatti di velocità. Ovviamente era necessaria agilità, ma anche sostanza: un torace profondo con un petto profondo, ossatura robusta e costole moderatamente arcuate, senza però risultare troppo tonde e ingombranti.

Il Ridgeback deve avere una muscolatura tonica, essere in buone condizioni fisiche e non presentare nessuna caratteristica esagerata. Il cranio deve essere ampio per offrire sufficiente spazio al cervello, di uguale larghezza e lunghezza; il muso deve essere della stessa lunghezza del cranio, forte, profondo e con labbra pulite, dotato di mascelle robuste, denti grandi e una chiusura a forbice. Le orecchie dovrebbero essere posizionate abbastanza in alto e portate vicine alla testa, con occhi ben distanziati , brillanti che denotano intelligenza e di un colore che si armonizzi con il mantello.

Barnes e i suoi compagni fecero un ottimo lavoro nell’assemblare i pezzi del puzzle e presto il Rhodesian cominciò a prendere forma. Si sostiene che un Ridgeback sia arrivato per la prima volta in Gran Bretagna nel 1914, alcuni anni prima che la razza fosse ufficialmente riconosciuta nella sua terra d’origine. Tuttavia, i primi esemplari visti a una esposizione canina britannica furono due importati da Mrs. John Player (della famosa famiglia del tabacco) ed esposti all’esposizione canina del Kennel Club nel 1932 al Crystal Palace.

Quando la Principessa Elisabetta, futura Regina, visitò il Sudafrica nel 1947 le furono regalati due Ridgeback. Questo aumentò la notorietà della razza in Gran Bretagna. Purtroppo, la femmina morì durante la quarantena, ma il maschio, Just of Banba, rimase nei canili di Sandringham fino alla sua morte nel 1951. Just of Banba fu il padre del primo campione britannico della razza, Maiduba of Mancross, che ottenne il titolo nel 1954, in occasione della esposizione canina di Windsor. Nelle esposizioni in cui vinse i suoi primi due CC, la sua sorella di cucciolata, Merill of Mancross, vinse il certificato per la femmina, ma dovette attendere fino all’anno successivo per ottenere il suo titolo di campionessa.

Rhodesian Ridgeback - una razza delicata

Nonostante il suo coraggio innato, il Ridgeback rimane una razza delicata

La Rhodesia, oggi conosciuta come Zimbabwe, ha attraversato tempi difficili e anche oggi la situazione non rende facile l’allevamento di cani nel paese. Il Parent Club della razza ha affrontato diverse difficoltà dalla sua fondazione nel 1922, e nel 1997 ha organizzato la propria esposizione di campionato; l’onore di giudicarla fu affidato a Jack Selby del kennel Eilack nel Regno Unito, uno dei sostenitori più longevi e devoti della razza. In origine, la razza era classificata nel gruppo delle razze da caccia, ma nel 1949 fu trasferita al gruppo dei segugi, ritenuto più appropriato.

Ma non in tutto il mondo il Rhodesian Ridgeback gareggia in questo gruppo insieme ad Afghan, Bassotti e Whippet, dove si esprime spesso con grande successo. Solo nel Regno Unito, la razza ha raggiunto il vertice come Miglior Cane di Tutte le Razze in esposizioni di campionato. Una vero e proprio successo per la razza, considerando questo periodo di tempo relativamente breve.

Rhodesian Ridgeback - rapporto di fiducia

Ogni padrone di Ridgeback deve essere in grado di sviluppare un rapporto di fiducia col suo compagno. Questa non è una razza incline a rispondere a comandi di tipo “militare”

Temperamento e carattere

La parola chiave per descrivere il carattere del Ridgeback è probabilmente orgoglio. E’sicuro di sé, fiducioso e consapevole della propria velocità, agilità e dei propri limiti. Gli specialisti hanno utilizzato una varietà di termini per spiegare le complessità mentali del Ridgeback: attento, arrogante, poco incline al conflitto, devoto, indipendente e autosufficiente sono tutti aggettivi che sono stati impiegati. Tutti contengono un elemento di verità.

In situazioni particolari il Ridgeback può può facilmente palesare il proprio antico retaggio. È documentata la sua abilità di cane da traccia, capace di seguire tracce sia per conodi odore che per contatto con il terreno; spesso, il Ridgeback raggruppa istintivamente altri animali in un gruppo compatto semplicemente circondandoli. Il suo istinto di guardiano può sorprendere: se percepisce una minaccia mentre accompagna il suo padrone, prenderà visibilmente una decisione su come reagire, talvolta incoraggiando il padrone a spostarsi altrove, oppure aggirando i “nemici” in arrivo con l’intenzione di disperderli.
Fin dai primi mesi di vita, al Rhodesian Ridgeback si deve offrire molta stimolazione mentale.

Piuttosto che programmi di obbedienza rigidi, nelle fasi iniziali possono essere sufficienti giochi che stimolino il pensiero del cane. A un’età sorprendentemente giovane, i Ridgeback possono diventare abili nella discriminazione degli odori dopo aver appreso giochi come il nascondino o semplici attività di riporto. Nonostante tutto il suo naturale coraggio, il Ridgeback può essere una razza sensibile e non reagisce bene se viene trattato bruscamente da un bambino troppo vivace. Tuttavia, quando trattato con rispetto, ripagherà i suoi proprietari molte volte.

E’ importante che fin da un’età giovanissima il Ridgeback venga socializzato con altri cani, animali e persone al di fuori del nucleo familiare. La razza ha una certa riservatezza e il Ridgeback non è il tipo di cane che accoglie perfetti sconosciuti a braccia aperte. Ha bisogno di tempo per decidere se qualcuno debba essere accolto ed è tutt’altro che un cane espansivo. I Ridgeback non apprezzano essere spinti a interagire con sconosciuti e preferiscono fare conoscenza nei loro tempi. Sebbene non cerchino la rissa, si difenderanno se provocati.
È imperativo che il proprietario di un Ridgeback abbia un controllo totale sul proprio cane e sia pienamente sicuro che il cane si fermi, si sieda o rimanga immobile su comando. Al giorno d’oggi, non tutti amano i cani, e trovarsi circondati da un atletico Ridgeback potrebbe facilmente essere frainteso.


Cure particolari

È fondamentale che il proprietario di un Ridgeback instauri un rapporto di fiducia con il proprio cane fin dall’inizio. Questa non è una razza che risponde a comandi rigidi in stile “addestramento militare”, i quali possono incutere paura o provocare una comoda “sordità selettiva”. Un cucciolo non ha bisogno di essere punito per aver infranto una regola che non sa nemmeno che esista, ma piuttosto deve essere premiato per i comportamenti desiderati.

I Ridgeback tendono ad avere una capacità di attenzione piuttosto breve, quindi l’addestramento dovrebbe sempre assumere la forma di un gioco e variare spesso. Linee guida chiare e fermezza unite a gentilezza dovrebbero essere il fondamento di qualsiasi programma di addestramento.

Il Ridgeback ha bisogno di esercizio per mantenersi in forma e forte, ma non bisogna commettere l’errore di sovraffaticare un cucciolo in crescita. Idealmente, i giochi in giardino e brevi passeggiate al guinzaglio dovrebbero essere un esercizio sufficiente fino a quando il cane non ha raggiunto i nove mesi. Successivamente si possono introdurre gradualmente corse libere, e quando il cane sarà fisicamente maturo potrà accompagnare il proprietario durante sessioni di jogging o anche in bicicletta , cosa che può essere utile sia per il cane che per il proprietario.

L’addestramento dovrebbe essere costante; Il >ridgeback comunque è sicuramente più felice di dedicarsi all’agility piuttosto che all’ obbedienza . L’agility è anche un modo ideale per mantenere la forma fisica e e al tempo stesso stimolare la mente.

Rhodesian Ridgeback - agilità

L’agilità è un mezzo ideale per mantenere e stimolare la mente e la forma fisica

Per quanto riguarda la toelettatura, il Ridgeback richiede poca cura del mantello sarà sufficiente una sessione settimanale con una spazzola rigida e un controllo dei denti per l’accumulo di tartaro e delle orecchie per l’eccesso di cerume. Le unghie dovrebbero essere tagliate : è essenziale che il cucciolo accetti questa pratica come una routine normale, poiché affrontare un Ridgeback adolescente testardo non è per i deboli di cuore!

È consigliabile abituare il cucciolo di Ridgeback a vedere l’auto come una seconda casa. A volte i cuccioli possono soffrire di mal d’auto, condizione che si risolve con frequenti viaggi in auto . Cercate di evitare di somministrare pillole per questo; la maggior parte dei Ridgeback presto considererà l’auto un ambiente sicuro e, se utilizzate una gabbia per far dormire il vostro Ridgeback di notte, questa può essere facilmente trasferita in auto, rendendo il cucciolo più sicuro.

Alcuni allevatori consigliano di alimentare il Ridgeback adulto una volta al giorno, altri due volte. In entrambi i casi, è fondamentale evitare di sottoporre il Ridgeback a esercizio fisico intenso per almeno due ore dopo i pasti, poiché ciò potrebbe causare torsione gastrica o dilatazione gastrica, che possono essere fatali.

Ricorda che il Ridgeback è, prima di tutto, un segugio con riflessi estremamente efficaci. Garantire che la sua casa sia sicura e a prova di fuga è essenziale; non è detto che debba cercare attivamente di allontanarsi o pensare di uscire, ma un gatto estraneo o un altro animale che sfreccia oltre la recinzione del giardino può attirare rapidamente la sua attenzione.

I Ridgeback sono grandi atleti e possono facilmente superare muri alti sei piedi per inseguire la preda.

A volte alcuni Rhodesian Ridgeback nascono senza cresta o con creste e corone difettose. Sebbene queste imperfezioni possano impedire loro di intraprendere una carriera nei ring di esposizione, non c’è alcun motivo per cui non possano condurre una vita appagante, a patto che trovino una casa adatta con proprietari che non abbiano alcun interesse a partecipare a esposizioni.

Dignitoso e intelligente, il Ridgeback può essere riservato con gli estranei. Anche un Ridgeback senza cresta può eccellere in agilità, traccia, flyball, coursing e tutte le altre attività in cui eccelle il suo fratello con la cresta perfetta. Quindi, se il tuo obiettivo è semplicemente avere un Ridgeback come compagno, potrebbe valere la pena considerare di dare una casa a un cucciolo senza cresta, discutendone con un allevatore affidabile.

Welfare e salute

Il Rhodesian Ridgeback in linea generale è una razza robusta e resistente, con pochi problemi specifici della razza. Il problema più comune di solito viene rilevato poco dopo la nascita che va eradicato chirurgicamente perché può risultare debilitante in età avanzata. Si tratta del seno dermoide, che è presente in alcuni cuccioli di Ridgeback. E’ essenzialmente una condizione congenita e geneticamente trasmessa: una sorta di “cisti” o “tunnel” di peli, con un’apertura sulla pelle, che cresce all’interno del cane e a volte arriva fino alla colonna vertebrale. DI solito si trova sulla linea mediana del cane, sul collo o sulla schiena, ma il seno dermoide può apparire anche in altre zone del corpo del cucciolo, e gli allevatori esperti sono in grado di rilevarlo semplicemente sollevando la pelle e sentendo con due dita eventuali formazioni tubolari insolite.

Rhodesian Ridgeback - dignità

Dignitoso e intelligente, il Rhodesian Ridgeback può essere distaccato con gli estranei

Esiste una certa incidenza di displasia dell’anca nei Rhodesian Ridgeback, ma nulla di paragonabile a quella di altre razze. Vale la pena discutere la valutazione delle anche dei genitori di un cucciolo con l’allevatore, poiché ciò sarà un buon indicatore dello stato futuro delle anche del cucciolo.

Purtroppo, la maggior parte dei Ridgeback che hanno bisogno di essere recuperati da situazioni insostenibili non ne hanno colpa . Di solito ciò è causato dalla mancanza di comprensione da parte di alcuni proprietari che acquistano un cucciolo senza aver fatto ricerche sulla razza. Di conseguenza, molti Ridgeback che arrivano nei servizi di “rescue” sono adolescenti che non sono stati educati da giovani e quindi cresciuti in soggetti molto testardi, che necessitano di riabilitazione e molta più pazienza del normale.

Adottare a un Ridgeback da un servizio ”rescue” può essere molto gratificante se il nuovo proprietario apprezza la sfida che lo aspetta ed è disposto a dedicare molto tempo ed energia per riformare quello che è stato considerato un teppista, ma si può fare. I nostri ringraziamenti vanno a Jack Selby di Eilack Rhodesian Ridgebacks, Newark, Nottinghamshire, i cui cani sono ritratti nel nostro articolo.

Brace, A.(2003, 12) The Rhodesian Ridgeback,
Your dog, December 2003